Swiftweasel 3.0.8

Pacchettizzato e nel repository =)

E’ un pò che non parlo di questo straordinario progetto, un pò per studio, un pò per altro..

Swiftweasel è un progetto partito con l’intento di creare un browser ed un email-client (Swiftdove) liberi ed ottimizzati, basati sul codice Mozilla.
Le attuali release seguono uno standard PGO (Profile Guided Optimization) che consiste di 2 step di costruzione per una migliore ottimizzazione. Migliorie visibili sia a livello di consumo sia in velocità di risposta (circa 2/3 di firefox). Questo perchè tale browser è progettato per la massima resa su ogni architettura.
Pertanto lo sviluppatore (SticKK) si è preoccupato di rilasciare 4 versioni, divise sia per architettura hardware (32 o 64 bit) sia per modello di processore (amd o intel).

Link alle ottimizzazioni
Link ai pacchetti

OpenMind Policy – Repository

Ebbene si..finalmente un repository..

La sempre più diffusa “moda” dei PPA influenza in modo irragionevole la realtà di chi pacchettizza per sharing, così che mi ritrovo inglobato (o dovrei dire omologato) nel circuito folle della “messa in piega” ubuntu personal packager..

Ma comunque non è poi così male =)

Questa è la stringa da aggiungere al vostro sources.list

deb http://www.ompolicy.altervista.org/ubuntu/ intrepid/

Quello che troverete nel repository (e di cui mi occuperò per il momento):

– aMSN
– Galaxium
– eMeSeNe

Sorgenti compilati da SVN, chiaramente, quindi in continuo aggiornamento.
I pacchetti sono disponibili sia per i386 sia per amd64 (compilati su due diverse macchine).
Gli altri pacchetti presenti nel repository sono visibili qui

Usate con cautela!

aMSN 0.98b da SVN – Marzo 2009

Pacchettizzata la versione unstable di aMSN (in costante aggiornamento) da SVN.
Il team non abbandona il vecchio progetto (già..perchè ricordiamo che è in via di sviluppo anche il nuovo aMSN2) ed anzi prosegue nel suo instancabile bugfixing.
Un’importante utilità introdotta nella versione unstable è Farsight2 un framework per il supporto alla comunicazione audio/video (talvolta un elemento essenziale nel mondo dell’instant messaging).
Propongo, oltre al client, anche librerie necessarie al funzionamento del nuovo framework. I pacchetti sono disponibili sia per 32 che per 64 bit.

La cartella di riferimento è questa ==> REPO
dalla quale dovete prelevare: amsn, farsight2, libnice (chiaramente per la vostra architettura hardware)
e da qui la libreria libv4l-0 (non la -dev) ==> QUI per coloro che hanno ubuntu a 64 bit è necessario anche il pacchetto lib32v4l-0 presente sempre in quella lista sotto la voce libv4l

Segnalo anche lo script del progetto NuDe, che automatizza il recupero e l’installazione di aMSN da SVN (probabilmente da integrare con questi nuovi .deb)

Per correzioni o domande: senza pietà 🙂

White box

Si..l’ho fatto anche io..anche io appartengo oramai al gruppo “lobotomizzare la tua fon non ha prezzo!”. Vi narro la mia piccola disavventura (poi trasformatesi in “beltà”), così da poter essere fonte di spunto e meditazione per chi, come il sottoscritto, proprio non ama le limitazione imposte dal-e-sul codice (i miei limiti li valuto io..grazie).
Bene..per cominciare..comprai una fonera+ (2201). Ben consapevole delle mie possibilità e delle infinitesime risorse della rete, cominciai ad abusare da shell la mia fon..e ciò che mi fece sbrillucicare gli occhi fu “hack fonera+ da ubuntu” (!!!!)..una notizia strepitosa..se non fosse che, dato gli esiti negativi (giustificati dalla mia scarsa esperienza caratteristica della mia incostanza e non-assiduità), optai per “l’altro”.
La faccenda mi repelleva: cioè..pensate..dovevo usufruire di un sistema closed per avere un firmware open..il paradosso esistenziale..
Insomma fatto sta che mi armai di ascia, catene e machete (putty, tftpd32 e il bel terminalozzo) e seguendo codesta guida mi aggiudicai una denuncia di abusi domestici e schiamazzi notturni..(assolutamente valida..sebbene non abbia capito l’ironia riguardo all’accesso in ssh..bah..).
Ciò che successe dopo..nessuno lo ha ben capito..tutto andava bene..ma mancava ancora qualcosa..il piccolo arnese continuava a disconnetermi e mi richiedeva continuamente la chiave WPA, quasi dovessi pagare per alloggiare a casa mia….(solo dopo che mi venne in mente di scrivere questa bella storia..venni a sapere che era un problema che riguardava ubuntu..ed in particolare..l’utilizzo di determinate schede wifi –> intel pro 3945 e relativi driver..)
Sicchè caddi nell’ingenuità (alla luce di ora) di lanciare da redboot un bel “fis init” cancellando per sempre ciò che di buono esisteva in quell’involucro di materia oscura.
Come ben potete immaginare (o addirittura sapere) la disperazione ti affrange per circa mezz’ora, dopo di che, vieni colto da raptus omida e furia schizzoide..e soggetto all’allontamento forzato in Cayenna. Io ero tra i deportati (nella foto: in prima fila, in alto a destra, secondo partendo dal centro).

Quindi indagando indagando indagando-e-volendo-imprecando giunsi a questa favolosa guida (nemmeno troppo lontano dalla prima -.-) per il ripristino della fonera (a patto che questa fosse accessibile da redboot): il mio caso ^^
Una cosa che ho apprezzato tantissimo di questo “how to” è l’utilizzo della tempistica! Si..lo so che non mi so spiegare..intendo dire che ci sono scritti i tempi stimati di ogni passaggio di loader e write delle immagini del firmware (cosa che fa sicuramente imparanoiare di meno quelli che pensano costantemente al freeze del sistema..me compreso).
Il problema serio è oramai risolto, ma non smetto mai di giochicchiare, cercando di risolvere questo dannato problema con ubuntu..a quanto pare con autentificazione WEP non da più problemi come in WPA..ma insomma..spero che il team di canonical si mobiliti presto..

Un fonero

Flash Player su 64 bit: La Svolta

Hai seguito circa dodici miliardi di guide senza esito alcuno? Stanco di imprecare contro divinità akamba-babilonesi consapevolissimo della loro inesistenza? Tra pochi istanti..la svolta..

(tratto da una storia vera..)

Mi aggiravo baldanzoso e pensante ai margini del Knar, fiume assiro che volge ad est verso la città di Zhumanak, piccola roccaforte degli Shimoi, abitanti dal carattere riservato e controverso, dediti all’orticoltura e alla chimica industriale..quando d’improvviso mi imbattei in questo:

*** NSPlugin Viewer *** ERROR: libcurl.so.3: cannot open shared object file: No such file or directory

Un macigno di ben compresibile mole, che futilmente tentai di valicare..usufruendo dei mezzi concessimi dai grandi capo sciamani Oiddok..ma il mirabile oOgLe mi mostrò una via più comoda..quella dal retro..

Fu così che mi venne mostrata la gelante realtà: il macigno non esiste.

Seguii questa guida ==> questa ..no questa <== oh al diavolo..entrambe

Mi sembrava convincente..cioè..un discorso che filava: il flash player non è nativamente supportato dalle architetture a 64..beh..allora glielo faremo ingoiare a suon di calci e pugni (bomboclat)

Cominciai a pensare di avercela davvero fatta..si insomma..stai là..che ti mancano due o tre comandi alla fine di una questione che ti ha tenuto sveglio notti intere..quando invece scopri che anche il terminale ti deride..che il sistema ti ha fregato ancora una volta..che sei solo una pedina del gioco..nient’altro..

#sudo nspluginwrapper -i /usr/lib/mozilla/plugins/libflashplayer.so

#nspluginwrapper: command not found (ma porc!..calma)

#sudo apt-get install nspluginwrapper
#nspluginwrapper è già installato
(cristo santo..)

#sudo aptitude reinstall nspluginwrapper && sudo nspluginwrapper -i /usr/lib/mozilla/plugins/libflashplayer.so
#nspluginwrapper: command not found

(dio…dov’è il calendario..datemi un calendario!)

Ma..scopri di avere ancora un cervello..di non essere un semplice automa da riga di comando..vuoi davvero quel cazzo di flash..lo brami così tanto che saresti disposto a vivere con Vista piuttosto che non averlo..

Così..ti fai un giretto in /usr/bin/ scopri un fucking “nspluginwrapper“, lo trascini nel terminale (preceduto da un fucking “sudo“) riprendi il resto della fucking riga precedente (ergo: -i /usr/lib/mozilla/plugins/libflashplayer.so) e sputate sullo schermo (botta secca su enter).

Morale della favola: mi sono convertito alla religione akamba-babilonese.

Valknut distante un click

Essendo forse uno dei pochi, reali, chiari, espliciti, manifesti, sostenitori del progetto Valknut (che – lo ricordo – è un client opensource che gestisce il protocollo DirectConnect) non potevo esimermi dal fornire un rapido supporto alla sua diffusione nell’ambiente nerdiano.

goValknut

Funzionalità:

  • Install >> Installa i pacchetti necessari alla compilazione e al funzionamento di Valknut; Scarica le versioni Unstable di Valknut (quella scritta in qt3 e quella in qt4), dclib e dclib-plugin da SVN; Compila e Installa i file scaricati.
  • Update >> Aggiorna i pacchetti da SVN alla revisione più recente.
  • Uninstall >> Rimuove sia i file scaricati sia i file installati.
  • Stable for Ubuntu >> Scarica e installa i pacchetti delle versioni stabili debianizzati presenti nel mio Repository.
  • Uninstall Stable >> Elimina i pacchetti installati mediante apt-get.

Per scaricare e far partire lo script lanciare da terminale:

wget http://ompolicy.altervista.org/ubuntu/goValknut

chmod +x goValknut

./goValknut

Lo script fa parte del progetto libero NuDe

NOTA IMPORTANTE

E’ possibile che, una volta avviato il programma, compaia un messaggio di errore che richieda il reinserimento della cartella dati per il caricamento delle icone.
Per ovviare al problema: Settings >> GUI General >> Data Folder .. e inserire nel riquadro la directory /share/valknut inerente alla versione utilizzata (es. per la qt4 SVN il percorso sarà /usr/share/valknut-svn/qt4/share/valknut).
Tale problema si manifesta, solitamente, nel caso in cui vengano avviate versioni differenti di Valknut (ad esempio la qt4 e dopo la qt3), quindi consiglio sia di eliminare versioni precedenti sia di utilizzare solo una delle due versioni (ad esempio la qt4).
Nello script sono presenti entrambe le versioni, non perchè abbiano caratteristiche di lavoro differenti, piuttosto perchè la versione scritta in QT4 è di più recente realizzazione e presenta qualche bug in più della sorella in QT3. In attesa di maggiori svilluppi..

goGalaxium e via..

Sull’esempio di Lightuono ho realizzato uno script user-friendly in grado di semplificare le operazioni di download & install del suddetto client di instant messaging.

Per chi non conoscesse Galaxium lo invito a dare un’occhiata al sito del progetto.

Ritornando a noi, vi elenco in breve le funzionalità dello script:

  • Download di Galaxium Trunk da SVN
  • Download ed Installazione delle librerie per la compilazione del client
  • Installazione (Configurazione, Costruzione) del sorgente scaricato da SVN
  • Aggiornamento del sorgente alla revisione più recente

Lo script è stato testato su una distribuzione Ubuntu 8.04 ed è rilasciato sotto licenza GPL, per tanto può essere liberamente modificato e distribuito (sotto medesima licenza e rispettando i diritti del fautore).

Per scaricare ed eseguire goGalaxium lanciare da terminale:

wget http://ompolicy.altervista.org/ubuntu/goGalaxium

chmod +x goGalaxium

./goGalaxium


Aggiornato alla versione: 1.0.1

Changelog:

  • Risolte e aggiunte le dipendenze mancanti
  • Aggiunto un nuovo repository per i pacchetti mancanti

Aggiornato alla versione: 1.2

Changelog:

  • Codice quasi interamente riscritto da Lightuono
  • Inserita la funzione “Uninstall”
  • Aggiunta la possibilità di scegliere la directory per il download
  • Aggiunto “xterm” come supporto per l’output
  • Script inserito nel progetto NuDe

Valknut 0.4.0a …

Compilato finalmente.. 🙂

Con qualche chicca in più da parte di ejs1920 (grazie!) posso finalmente dire addio all’odiosa PlastikA grafica della 0.3.x..amerete la nuova veste in GTK della 0.4.0 ^^

Ecco i pacchetti debianizzati dal sottoscritto:

dclib_0.3.14a-1~ompolicy_i386.deb (link modificato)
valknut_0.4.0a-1~ompolicy_i386.deb (link modificato)

Nota: Se i pacchetti dovessere causare malfunzionamenti o instabilità del sistema, ne sarebbe consigliata la rimozione tramite il menù Synaptic o da terminale “sudo apt-get remove dclib valknut”

Per lanciare Valknut comodamente dal menù applicazioni è sufficiente creare un link simbolico a “gksu /usr/share/valknut4/bin/valknut

Per i nerd ubuntari (pare sia un problema diffuso solo su ubuntu) ecco la guida (permettetemi: assai grezza) alla compilazione dei sorgenti:

  1. Rinominare il file /usr/bin/uic-qt3 in uic-qt3.old e il file /usr/bin/uic-qt4 in uic-qt3
  2. Rinominare il file /usr/bin/moc-qt3 in moc-qt3.old e il file /usr/bin/moc-qt4 in moc-qt3
  3. Quindi seguire il post precedente (seguite gli stessi punti utlizzati per la qt3, sostituendo a “valknut3” la cartella “valknut4”)
  4. Creare nel menù applicazioni un link simbolico a: /home/nomeutente/valknut4/bin/valknut

Gustatevi il vostro Valknut 😉

Appunto importante: Una volta compilato è bene riportare i nomi file al loro stato originario

PS: Alcuni aggiornamenti dal sito del progetto:

Update 12/06/2008
There are some unfortunate problems with 0.3.14 / 0.4.0. Sadly this list just keeps getting longer.

  • “Add this extra source” in the filelist browser crashes valknut.
  • There is an enormous memory leak in the filelist browser.
  • QT4: Crashes on startup if “Check and recreate sharelist on startup” is enabled. The race condition was also in the QT3 version, but not causing problems since the DCTransferView constructor is much faster (due to differences in the classes generated from the .ui files).
  • QT4: The hubs tab bar code has two different serious problems. It only works correctly if you only close the last hub, closing any other breaks things. Also, problems with the port to QMdiArea may lead to crashes when closing hubs or valknut.

0.3.15 / 0.4.1 will be released soon which will fix these issues, and also has these significant improvements/fixes:

  • Valknut has full User Command support.
  • DClib can return search results during filelist refresh, so that uploads via ADCGet+TTHF (i.e. all uploads) can start.
  • DClib no longer ignores components of search queries shorter than 3 characters (unless all components of the search are that short).

N.d.A.: Non avevo alcunissima voglia di tradurre 😛

Valknut spunta su QT4

ompolicyompolicy

Rilasciata finalmente la nuova versione del carissssimo client di casa Open (gh) accompagnato da una acclamatissima novità: la nuova veste in QT4.

Valknut è un programma p2p di file-sharing che utilizza il protocollo Direct Connect, scritto in C++ e sviluppato graficamente in QT, una libreria multipiattaforma, in modo tale da poter esser supportato da: Linux, FreeBSD, Mac OS X, Microsoft Windows e OS/2 – eComStation.

Nelle note di rilascio viene esplicitamente dichiarato che entrambe le versione (qt3 e qt4) hanno medesime caratteristiche, unica differenza è appunto il qt designer di svilluppo (che rende la qt4 un pochino più buggabile e lenta della compagna).

Di seguito vi elenco alcune peculiarità del progetto (oltre alle già elencate), per il changelog completo e le news di rilascio vi rimando al sito ufficiale:


· multilinguaggio
· connesione multihub
· ricerca multihub
· multidownload (download di un file da sorgenti multiple contemporaneamente)
· supporto firewall
· supporto sonoro
· lista degli hub preferiti
· traduttore online
· carica/salva risultati di ricerca
· autoricerca nuove sorgenti
· supporto socks per linux (http://www.inet.no/dante/)
· supporto proxy per l’hublist
· supporto bz2 per la lista di condivisione
· supporto xml per la lista di condivisione
· supporto trasferimento ssl
· supporto connessione ssl agli hub (es. hub che usano sslproxy)
· supporto di chat sicura
· supporto emoticons nella chat
· supporto tiger tree hash (TTH)

I pacchetti che si trovano sul sito sono in formato sorgente e andrebbero compilati per una migliore compatibilità con la vostra macchina…ma…visto che sono un filantropo 😛 ho pensato bene di pacchettizarli in modo da evitarvi la seccatura.

I pacchetti seguenti sono stati compilati ed eseguiti su piattaforma GNU/Linux Ubuntu 8.04 Hardy Heron con processore Intel P4 a 32 bit. Se, una volta installati, dovessero causare problemi di instabilità del sistema sarebbe opportuno disinstallarli tramite Synaptic o da terminale sudo apt-get remove nomepacchetto.

Repository:

dclib_0.3.14a-1~ompolicy_i386.deb (link modificato)

valknut_0.3.14a-1~ompolicy_i386.deb (link modificato)

Per lanciare il programma basterà creare da “modifica menù” un link simbolico a /usr/share/valknut/bin/valknut

Per quelli che volessero osare riporto qui di seguito la procedura (premettendo che sono riuscito a compilare solo la qt3 :)).

Nota: è possibile installare sia la versione in qt3 che quella in qt4 purchè siano in directory differenti.

Ecco cosa fare:

1. Come prima cosa scaricare i sorgenti dal sito wxDCGUI (tutti e 3).

2. Per poter compilare è necessario possedere alcune librerie essenziali; dare da terminale:
Per Ubuntu

sudo apt-get install build-essential llibssl-dev libxml2-dev libbz2-dev libqt4-dev

3. Estrarre i 3 file nella cartella principale (home/nomeutente)

4. Eseguire i seguenti comandi da terminale per l’installazione di dclib

cd /cartelladidclib/
./configure –prefix=/home/nomeutente/valknut3 –enable-static –disable-shared –enable-debug=yes
make
make install

5. Eseguire i seguenti comandi per l’installazione di valknut-0.3.14

cd /cartellavalknut/
./configure –enable-debug=yes –prefix=/home/nomeutente/valknut3 \
PKG_CONFIG_PATH=”/home/nomeutente/valknut3/lib/pkgconfig/”
make
make install

Per lanciare valknut basterà creare un link simbolico a: /home/nomeutente/valknut3/bin/valknut

Per quanto riguarda la versione in qt4 ho avuto seri problemi nella compilazione, poichè le librerie qt3 vengono richiamate di default durante il make (problema che non accade per chi le qt3 non le ha :)). Una possibile soluzione sarebbe rinominare il file /usr/bin/uic-qt3 in uic-qt3.old e il file /usr/bin/uic-qt4 in uic-qt3. In questo modo il file uic richiamerà le librerie qt4…purtroppo per me..non ha funzionato nemmeno così (si è interrotto dopo pochi file..)

Spero sarete più fortunati..
Per dubbi, chiarimenti, domande, non esitate a contattarmi 😉

La donnola lesta

Si mostra in tutta la sua altezza

Swiftweasel continua a far parlare di sè. La famosa fork dell’altrettanto famoso browser di casa Mozilla sta decisamente lasciando indietro la volpe.. Per fare un piccolo excursus storico:

Swiftweasel nasce – come scrive il suo stesso sviluppatore SticKK – da un profondo amore per la libertà, dal pensiero che ogni software debba essere libero da vincoli proprietari e usufruibile da tutti, perchè solo così si può aprire la porta al progresso.

“I am a firm believer in freedom. I think that when you work to help others , it has its own rewards.”

Preceduto da diversi fork (Swiftfox, Iceweasel), la donnola si differenzia da questi e dal source originale per alcuni sorprendenti aspetti:

  • E’ compilato in -O3 (che predilige la velocità alla grandezza del codice binario)
  • E’ compilato in modo da adeguarsi perfettamente alle differenti architetture al fine di ottimizzare le prestazioni dei microprocessori (SSE, SSE2, SSE3, MMX, 3DNow)
  • IPv6 è disabilitato di default per prevenire rallentamenti causati dalla sua implementazione
  • HTTP pipeling è abilitato di default (metodo che consente al computer di eseguire vari comandi in parallelo e in breve tempo incrementandone le prestazioni)
  • Nella versione 2.* Swiftweasel è compilato con un GCC più aggiornato rispetto a quello di Firefox (4.0.3 rispetto a un 3.3.2)

Altre note a merito: è perfettamente compatibile con tutte le estensioni e i plugins di Firefox (al primo avvio importa automaticamente l’intero profilo dal suddetto browser)

Ergo, vi consiglio di provarlo..dal mio canto sono decisamente soddisfatto: riscontro una migliore risposta nel collegamento (un minor delay tra click e apertura pagina) e un buon incremento in generale nelle prestazioni (nessun crash per il momento).

Tengo a precisare che io utilizzo la versione beta al momento (trunk, 3.0b4.5) che è di un passetto indietro alla medesima beta di casa Mozilla (presumo solo di versione..perchè cambiamenti sostanziali non li rilevo..), ma testando anche la 2.* direi che per la piena apprezzabilità è suggeribile 🙂

Piccolo accorgimento: il software presenta un infimo bug in fase di importazione del profile da Firefox (ossia, le estensioni non vengono riconosciute..). Per ovviare a questo piccolo problemino basta cancellare il file extensions.rdf presente nella cartella ~/.mozilla/swiftweasel/.. Et voilà!

Aaaa..quasi dimenticavo..Only For Linux ^o^